Calcolare il consumo energetico di un elettrodomestico è essenziale per gestire le spese domestiche e migliorare l'efficienza energetica. La formula generale per il calcolo del consumo energetico è:

Per meglio comprendere la formula e la sua applicazione facciamo un esempio su una lavatrice con una potenza di 2000 watt utilizzata per 2 ore a settimana:

Consumo settimanale: (2000×2)/1000= 4  kWh

Calcolo del consumo annuale: 4 kWh/settimana × 52 settimane = 208 kWh

Calcolare il consumo energetico di un elettrodomestico non è solo utile per stimare i costi in bolletta, ma anche per determinare la potenza necessaria del contatore elettrico della propria abitazione. Ogni contatore ha una potenza massima disponibile, e superarla può causare interruzioni del servizio elettrico. Ad esempio, un contatore da 3 kW (kilowatt) può supportare un consumo istantaneo massimo di 3000 watt. Se si utilizzano contemporaneamente elettrodomestici ad alto consumo, come una lavatrice da 2000 watt e un forno da 1500 watt, il consumo totale supererebbe la capacità del contatore, portando al distacco temporaneo della corrente. Pertanto, conoscere il consumo energetico degli elettrodomestici aiuta non solo a pianificare l'uso per risparmiare sui costi, ma anche a gestire il carico elettrico per evitare sovraccarichi e interruzioni del servizio.

Gli elettrodomestici rappresentano una parte significativa del consumo energetico domestico e comprendere quanto questi dispositivi impattino in bolletta e poterlo prevedere permette di gestire efficacemente le spese energetiche. Il punto di partenza è la comprensione dell'etichetta energetica che indica il consumo annuo stimato, espresso in kWh.

I consumi degli elettrodomestici dipendono da svariati fattori, tra cui la loro classe energetica, la presenza o meno di guasti che potrebbero comprometterne l’efficienza e il momento della giornata in cui li si utilizza.

Oltre a queste considerazioni si può tenere presente una breve classifica degli elettrodomestici che possono consumare di più in casa:

• frigoriferi e congelatori sono tra gli elettrodomestici più energivori, in quanto funzionano ininterrottamente 24 ore su 24. Un frigorifero di classe energetica non efficiente può consumare fino a 600 kWh all'anno, mentre un modello di alta efficienza può scendere sotto i 200 kWh​​. La differenza di consumo dipende anche dalle dimensioni e dalla tipologia (combinato, doppia porta, ecc.);
• lavastoviglie, un altro elettrodomestico ad alto consumo, soprattutto se utilizzato frequentemente. Un ciclo di lavaggio standard consuma circa 1-1,5 kWh, e un utilizzo quotidiano può comportare un consumo annuo di circa 300-450 kWh​. L'efficienza del lavaggio e la classe energetica dell'apparecchio influenzano significativamente il consumo totale;
• lavatrice, consuma tra 0,5 e 2 kWh per ciclo, a seconda della temperatura e del programma utilizzato. Utilizzando la lavatrice quattro volte a settimana, il consumo annuo può variare tra 100 e 400 kWh​​. L'asciugatrice, sebbene meno comune, può avere un impatto ancora maggiore, consumando fino a 4-5 kWh per ciclo, con un utilizzo settimanale che può comportare un consumo annuo di oltre 500 kWh.
• forno elettrico, con un consumo medio di 1-2 kWh per ora di utilizzo, un uso frequente può rapidamente aumentare la bolletta energetica. Anche il piano cottura elettrico, se utilizzato quotidianamente, contribuisce significativamente al consumo energetico complessivo;
• televisori moderni, specialmente quelli di grandi dimensioni o ad alta definizione, possono consumare tra 100 e 400 watt, a seconda della tecnologia (LED, OLED, plasma). Un utilizzo medio di quattro ore al giorno può portare a un consumo annuo di circa 150-300 kWh​ (Eni Plenitude)​. Altri dispositivi elettronici, come computer desktop e console di gioco, possono aggiungere ulteriori 200-400 kWh annui.
• sistemi di riscaldamento o climatizzazione, soprattutto durante i mesi estivi e invernali. Un condizionatore può consumare tra 1 e 3 kWh per ora di utilizzo, mentre un riscaldatore elettrico può arrivare a 2-4 kWh per ora​.
• piano di cottura a induzione, un elettrodomestico che ha una potenza variabile tra 1.500 e 3.500 watt per zona di cottura. Utilizzando una zona di cottura da 2.000 watt per un'ora, si consuma 2 kWh di energia​

Uno strumento essenziale per comprendere quanto consumano gli elettrodomestici è l’etichetta energetica, recentemente aggiornata per fornire informazioni più chiare e dettagliate ai consumatori.

Infatti, l'Unione Europea ha introdotto una nuova etichetta energetica nel 2021, semplificando la scala di efficienza da A a G, eliminando le classi A+, A++ e A+++. Questo cambiamento rende più facile per i consumatori comprendere l'efficienza di un prodotto.

L'etichetta energetica fornisce diverse informazioni chiave:

• classe di efficienza energetica, indicata da una scala colorata da A (verde) a G (rosso). Un elettrodomestico in classe A è il più efficiente, mentre uno in classe G è il meno efficiente;
• consumo energetico annuale, espresso in kilowattora (kWh) per anno. Questo valore rappresenta il consumo stimato basato su un uso medio del prodotto;
• pittogrammi informativi, forniscono dettagli specifici sulle caratteristiche del prodotto. Ad esempio, per una lavatrice, i pittogrammi possono indicare la capacità di carico, il consumo di acqua per ciclo, la rumorosità e la durata di un ciclo standard.