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GSE scambio sul posto: come funziona e cos'è
Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) mette a disposizione il servizio di scambio sul posto (SSP), una soluzione che permette ai produttori di energia elettrica da fonti rinnovabili di immettere nella rete l'energia prodotta in eccesso e di usufruirne al bisogno: si tratta di un meccanismo che consente di utilizzare la rete elettrica come una sorta di "accumulo virtuale", compensando l'energia immessa con quella prelevata in tempi diversi.
GSE scambio sul posto: cos'è
Lo scambio sul posto (SSP) è un servizio offerto dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) che permette ai produttori di energia elettrica da fonti rinnovabili, come gli impianti fotovoltaici, di compensare l'energia immessa in rete con quella prelevata in momenti differenti.
Questo meccanismo consente di utilizzare la rete elettrica come una sorta di "batteria virtuale", immagazzinando l'energia prodotta in eccesso e utilizzandola successivamente quando la produzione non è sufficiente a coprire il consumo.
Per accedere al servizio, è necessario che il punto di prelievo e il punto di immissione dell'energia siano collegati allo stesso impianto di produzione. La procedura per attivare il SSP prevede la registrazione sul portale del GSE e la presentazione di una domanda entro 60 giorni dall'attivazione dell'impianto.
Come funziona lo scambio sul posto
Il servizio di scambio sul posto si basa su una compensazione tra l'energia elettrica immessa in rete e quella prelevata. In pratica, l'energia che non viene immediatamente consumata dall'utente viene immessa nella rete elettrica e, in un momento successivo, quando la produzione dell'impianto non è sufficiente a coprire il fabbisogno, l'utente può prelevare dalla rete l'energia necessaria.
Per accedere al servizio di SSP, è necessario che il punto di prelievo e il punto di immissione dell'energia siano collegati allo stesso impianto di produzione: i produttori interessati devono registrarsi sul portale GSE e presentare una domanda entro 60 giorni dall'attivazione dell'impianto. Possono accedere al SSP sia i clienti finali che fanno parte di un Altro Sistema Semplice di Produzione e Consumo (ASSPC), sia coloro che possiedono punti di prelievo e immissione distinti.
Come si calcola lo scambio sul posto
Il calcolo dello scambio sul posto (SSP) rappresenta un processo chiave per determinare il contributo economico spettante ai produttori di energia elettrica da fonti rinnovabili che utilizzano questo meccanismo di compensazione. La formula per il calcolo del contributo in conto scambio è complessa e si basa su vari parametri.
All’interno di questa formula le variabili che vengono prese in considerazione sono:
- oe (Onere dell’energia prelevata), rappresenta il costo dell'energia prelevata dalla rete elettrica, calcolato moltiplicando il Prezzo Unico Nazionale (PUN Index GME) per il numero di chilowattora (kWh) prelevati;
- cei (controvalore dell’energia immessa), è il valore dell'energia immessa in rete, calcolato moltiplicando il prezzo zonale orario dell'energia per il numero di kWh immessi;
- CUsf (corrispettivo Unitario di scambio forfetario), copre i costi di trasmissione, distribuzione e gli oneri di sistema. Viene espresso in centesimi di euro per kWh e varia in base alla tipologia di impianto;
- es (energia scambiata), rappresenta il valore minimo tra l'energia immessa e quella prelevata durante l'anno.
Per chiarire meglio, facciamo un esempio, ipotizzando di avere un impianto fotovoltaico con i seguenti dati annuali:
- energia prelevata dalla rete: 2.100 kWh
- energia immessa in rete: 3.600 kWh
- Prezzo Unico Nazionale (PUN Index GME): 0,08 €/kWh
- prezzo zonale orario: 0,07 €/kWh
- corrispettivo Unitario di scambio forfetario (CUsf): 0,06 €/kWh
Il calcolo del contributo in conto scambio sarà il seguente:
𝑂𝑒=0,08 €/𝑘𝑊ℎ × 2.100 𝑘𝑊ℎ = 168€
Cei=0,07€/kWh × 3.600kWh = 252€
Es=min(3.600kWh,2.100kWh)=2.100kWh
Cs=min(168€,252€)+0,06€/kWh×2.100kWh=168€+126€=294€
È opportuno sottolineare che il calcolo dello scambio sul posto permette di valorizzare economicamente l'energia prodotta e non immediatamente autoconsumata: il meccanismo favorisce la sostenibilità e l'efficienza energetica, incentivando l'adozione di impianti rinnovabili. Tuttavia, è importante ricordare che il SSP sarà sostituito da nuovi modelli di incentivazione a partire dalla fine del 2024, promuovendo soluzioni come l'autoconsumo collettivo e le comunità energetiche rinnovabili.
Che differenza c'è tra accumulo fotovoltaico e scambio sul posto?
L'accumulo fotovoltaico e lo scambio sul posto (SSP) sono due strategie differenti per la gestione e l'ottimizzazione dell'energia prodotta da impianti fotovoltaici. Entrambe le soluzioni hanno l'obiettivo di massimizzare l'utilizzo dell'energia solare prodotta, ma lo fanno in modi sostanzialmente diversi.
Da una parte, l'accumulo fotovoltaico consiste nell'immagazzinamento dell'energia prodotta da un impianto fotovoltaico tramite batterie: è una tecnologia che permette di conservare l'energia non immediatamente utilizzata per un uso futuro, soprattutto durante le ore notturne o in periodi di scarsa produzione solare.
Lo scambio sul posto, invece, è un meccanismo gestito dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) che permette di immettere l'energia prodotta in eccesso nella rete elettrica e di prelevarla successivamente quando necessario. Questo sistema utilizza la rete come una sorta di "accumulo virtuale".
Facendo un breve raffronto tra questi due concetti, gli elementi da prendere in considerazione sono:
- autonomia, l'accumulo fotovoltaico offre una maggiore indipendenza dalla rete elettrica rispetto al SSP, che ne dipende completamente;
- investimento iniziale, un sistema di accumulo richiede un investimento iniziale più elevato per l'acquisto delle batterie, mentre il SSP comporta costi minori ma offre meno indipendenza;
- ritorno economico, il SSP fornisce contributi economici per l'energia immessa, mentre l'accumulo permette un risparmio diretto in bolletta grazie all'autoconsumo.
Scegliere tra accumulo fotovoltaico e scambio sul posto dipende dalle specifiche esigenze energetiche, finanziarie e di autonomia dell'utente; tuttavia, in linea generale, mentre l'accumulo offre maggiore indipendenza a un costo iniziale più alto, lo scambio sul posto rappresenta una soluzione più economica ma con una dipendenza continua dalla rete elettrica.