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ClimatizzatoreComunità energetiche rinnovabili cosa sono e come funzionano
Le comunità energetiche rinnovabili (CER) sono entità giuridiche costituite da cittadini, imprese ed enti locali per produrre, condividere e consumare energia da fonti rinnovabili. Funzionano tramite la gestione collettiva dell'energia prodotta localmente, che viene immessa nella rete e redistribuita tra i membri della comunità. Questo modello promuove l'autoconsumo, riduce i costi energetici e incentiva la sostenibilità ambientale, migliorando la resilienza energetica delle comunità locali.
Cosa sono le comunità energetiche rinnovabili
Le comunità energetiche rinnovabili (CER e AUC) sono un soggetto giuridico che si basa sulla libera associazione tra privati ed enti, il cui obiettivo è fornire benefici ambientali, economici e sociali ai propri membri e alle aree locali in cui operano. Oltre alle CER esiste anche il Gruppo Autoconsumo Collettivo: Si stratta di un sistema pensato per i condomini poiché si costituisce quando due o più consumatori condividono gli stessi impianti di produzione e condivisione di fonti energetiche rinnovabili. Come per le CER, anche i gruppi AUC generano benefici ambientali, poiché evitano l’inquinamento atmosferico da CO2, e benefici economici grazie al sistema di incentivazione che favorisce la costituzione di sistemi AUC.
Le comunità energetiche hanno una storia relativamente recente, ma le loro radici possono essere ricondotte ai primi tentativi di gestione condivisa e locale delle risorse energetiche. Il concetto ha iniziato a prendere forma in Europa nei primi anni 2000, sostenuto dalla crescente consapevolezza ambientale e dalla necessità di ridurre le emissioni di gas serra. Il movimento ha guadagnato slancio con l'introduzione della Direttiva Europea 2009/28/CE, che promuoveva l'uso delle energie rinnovabili, e successivamente con la Direttiva RED II (2018/2001/UE), che ha definito e incentivato formalmente le comunità energetiche rinnovabili.
In Italia, le CER sono state formalmente riconosciute e promosse dal Decreto Milleproroghe 162/2019, che ha implementato le disposizioni della Direttiva RED II. Questo decreto ha stabilito le basi normative per la creazione e il funzionamento delle comunità energetiche, incentivando la produzione e la condivisione locale di energia rinnovabile.
Anche la politica favorisce lo sviluppo di comunità energetiche rinnovabili e dell’autoconsumo; a tal proposito è intervenuto il MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica) che ha pubblicato in data 24 gennaio 2024 il decreto CACER con l’obiettivo di incentivare la formazione delle CER e dei gruppi AUC.
Il concetto di comunità energetiche si è evoluto per rispondere alle esigenze di sostenibilità ambientale, resilienza energetica e partecipazione democratica.
Come funzionano le comunità energetiche rinnovabili
Le comunità energetiche rinnovabili (CER) funzionano come entità giuridiche che riuniscono cittadini, imprese, enti locali e altri attori per produrre, condividere e consumare energia da fonti rinnovabili. L'energia prodotta, ad esempio da impianti fotovoltaici, viene immessa nella rete elettrica nazionale e poi redistribuita tra i membri della comunità.
La gestione e la condivisione dell'energia avvengono tramite sistemi di misurazione intelligenti che monitorano la produzione e il consumo energetico in tempo reale.
I membri di una CER possono beneficiare di incentivi economici, come tariffe agevolate e contributi per l'energia immessa in rete, in una dinamica che promuove l'autoconsumo locale, riduce i costi energetici e contribuisce alla sostenibilità ambientale, riducendo le emissioni di CO2. Inoltre, le CER favoriscono la resilienza energetica delle comunità locali, riducendo la dipendenza dai grandi fornitori di energia e aumentando la sicurezza energetica.
Il funzionamento delle CER è regolato da normative specifiche che stabiliscono i criteri per la partecipazione e la gestione: ad esempio, le decisioni all'interno della comunità vengono prese in modo democratico, con l'obiettivo di massimizzare i benefici ambientali, economici e sociali per tutti i membri.
Quali sono i vantaggi delle comunità energetiche rinnovabili
Le comunità energetiche rinnovabili (CER) offrono una serie di vantaggi significativi che riguardano aspetti ambientali, economici e sociali: questi benefici sono strettamente interconnessi e contribuiscono alla promozione di un sistema energetico più sostenibile e resiliente.
Le CER promuovono l'uso di fonti rinnovabili, come il solare e l'eolico, riducendo le emissioni di gas serra e l'inquinamento atmosferico. Questo contribuisce in maniera significativa alla lotta contro il cambiamento climatico e al miglioramento della qualità dell'aria. Inoltre, l'autoproduzione e il consumo locale di energia riducono la necessità di trasportare energia su lunghe distanze, diminuendo ulteriormente le perdite di energia e l'impatto ambientale associato.
Uno dei principali vantaggi economici delle CER è la riduzione dei costi energetici per i membri. La produzione e il consumo locale di energia rinnovabile consentono di risparmiare sui costi di approvvigionamento energetico e sulle tariffe di rete. Inoltre, le CER possono beneficiare di incentivi economici e tariffe agevolate per l'energia immessa in rete, rendendo l'investimento iniziale in impianti rinnovabili più conveniente e con un ritorno economico stimato in pochi anni.
Le CER favoriscono l'inclusione sociale e la partecipazione democratica alla gestione delle risorse energetiche. Coinvolgendo cittadini, enti locali, imprese e altri attori del territorio, le comunità energetiche promuovono la coesione sociale e la collaborazione. Questo modello di gestione partecipativa permette ai membri di avere un maggiore controllo sulla propria fornitura energetica e di contribuire attivamente alla transizione energetica.
Infine, aumentano la resilienza energetica delle comunità locali, riducendo la dipendenza dai grandi fornitori di energia e migliorando la sicurezza energetica. La produzione distribuita di energia rinnovabile rende le comunità meno vulnerabili a interruzioni di fornitura e fluttuazioni dei prezzi dell'energia. Questo contribuisce a creare un sistema energetico più stabile e affidabile.